RILEVATORI DI GAS

Entrare all’interno di luoghi chiusi, pozzi, pozzetti, cisterne, serbatoi, silos ecc. si è rivelato talvolta fatale e non solo per chi è entrato per primo ma anche per chi successivamente è sceso per prestargli soccorso. Anche una fuoriuscita di gas può causare la morte, talvolta per asfissia o per l’esplosione che ne può derivare. L’uomo quindi ha cercato di predisporre apparecchi in grado di rilevare la presenza di questi gas utilizzando sempre nuove tecnologie. Questo vuole essere solo un rapido cenno dell’evoluzione tecnica dei rilevatori di gas.

A DENSITA’ D’ARIA

Con il termine esplosimetro si indica un apparecchio in grado di misurare il grado di esplosività di una miscela di gas. Uno dei primi apparecchi costruiti è un semplice barometro che misura la densità dell’aria. Nell’apparecchio sono presenti due camere separate da una membrana. Una camera aperta verso l’ambiente che riceve la pressione esterna in tempo reale, l’altra chiusa da un tappo. Il tappo viene aperto prima dell’uso facendo entrare la pressione atmosferica, che risulta così identica sulle 2 superfici della membrana. Si chiude poi il tappo e si va con l’apparecchio nel punto di verifica della presenza di gas. Se è presente un gas con densità diversa varia la pressione su un lato della membrana. Lo spostamento della membrana aziona un meccanismo a leve che ruota una lancetta indicando il pericolo.

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A PONTE DI RESISTENZE

Un circuito con 4 resistenze a ponte di uguale impedenza con inserito un galvanometro che in condizioni normali rimane sul valore zero. Una delle 4 resistenze è realizzata con un filamento catalitico in platino riscaldato dalla corrente. In presenza di aria ambientale il filamento ha la stessa impedenza delle altre tre resistenze di tipo fisso. Se al filamento arriva aria contenente gas combustibile questo brucia sul filamento determinando l’aumento di temperatura del filamento. All’aumento di temperatura fa seguito un aumento di resistenza ed il ponte perde il suo equilibrio. Il galvanometro quindi rileva un passaggio di corrente.

SONICO

Lo strumento ha due lunghe camere separate, ad una estremità di ciascuna camera è installato un altoparlante, alle altre estremità un microfono. Una camera resta perennemente isolata e contiene aria immessa in fase di costruzione. L’altra camera riceve l’aria da analizzare, è la camera di misura. Un segnale acustico viene inviato dagli altoparlanti ai microfoni e se entrambe le camere contengono aria normale i tempi di arrivo dei segnali al rispettivi microfoni è identico. Se invece nella camera di misura è presente un gas con diversa densità, la velocità del suono varia e lo stesso segnale viene raccolto dai due microfoni in tempi diversi. Il tempo di risposta diverso fra le due camere mette in movimento il galvanometro.

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A SENSORE ELETTROCHIMICO

Siamo in presenza di un apparecchio multi-rivelatore dotato di varie celle elettrochimiche, ciascuna in grado di assorbire un particolare tipo di gas. Si generano reazioni di ossido riduzione che producono un segnale elettrico. In pratica in un unico apparecchio troviamo tanti sensori, ciascuno specifico per un tipo di gas. Un affinamento tecnico che con gli strumenti finora illustrati non era possibile.

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A INFRAROSSO

La tecnica sfrutta la capacità dei gas di assorbire alcune frequenze della radiazione infrarossa. In una camera provvista di una lampada a infrarosso da una parte e di un sensore dall’altra, viene fatto passare il campione d’aria. Se sono presenti gas diversi dalla normale composizione dell’aria alcune frequenze di infrarosso emesse dalla lampada non giungono al sensore. Il sensore quindi invia l’informazione alla scheda di elaborazione che individua di quali gas si tratta sulla base della gamma di frequenza assorbita.

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A IONIZZAZIONE DI FIAMMA

Aria ionizzata significa aria che conduce meglio l’elettricità. L’apparecchio usa questo principio, una miscela calibrata di azoto e idrogeno viene bruciata in un camino dove è immessa anche aria proveniente dall’esterno in quantità costante. Una d.d.p. costante è presente fra l’elettrodo-beccuccio dove avviene la combustione ed un secondo elettrodo posto nel camino. Il passaggio di corrente fra i due elettrodi avviene nella nube ionizzata dei gas combusti. Se dall’esterno entrano altri gas combustibili aumenta la ionizzazione, quindi la conducibilità dell’aria e il rilevatore individua l’anomalia. E’ importante che l’immissione di aria dall’esterno sia costante e questo è possibile con l’impiego di una pompa alternativa a membrana azionata elettricamente.

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